SUCCESSIONE PER LEGGE o SUCCESSIONE LEGITTIMA

 

La successione apertasi per legge, assegna in presenza di coniuge ed un solo figlio ,

la quota di 1/2 al coniuge ed altro 1/2 al figlio

Nel caso di coniuge e due o più figli, le quote sono 1/3 al coniuge ed  i  2/3 da suddividere tra i figli.

Se per successione ricadono solo figli, l’eredità è divisa tra i figli e/o figli degli stessi

(premorti) in quote uguali.

Alla morte del coniuge senza prole ed in presenza dei genitori, l’eredità e devoluto per 2/3 al coniuge e per 1/3 ai genitori.

Se alla morte, succedono solo eredi collaterali (fratelli e/o nipoti per rappresentanza ) il patrimonio viene diviso per cespiti.

Se alla morte non ci fossero figli, genitori, fratelli, discendenti o ascendenti la successione passa ai parenti fino al sesto grado.

Nel caso di presenza di solo coniuge, in assenza di testamento dove viene nominato il coniuge come erede ” universale “, l’eredità è riservata per 2/3 al coniuge ed 1/3  ai parenti del coniuge superstite  (quali fratelli e nipoti) .

 

 

SUCCESSIONE PER TESTAMENTO o SUCCESSIONE TESTAMENTARIA

 

 

Nelle disposizioni testamentarie  gli eredi più stretti ( quali coniuge, figli e genitori) sono tutelati dalla legislazione italiana che limita la disposizione del testamento in quote disponibili e non disponibili.

Infatti nella successione testamentaria, una parte definita del patrimonio deve essere “esclusivamente riservata” agli eredi legittimi, anche se ciò è contrario al volere del defunto.

La quota disponibile è quindi l’unica parte che potrà essere riservata alle  volontà testamentarie.
Qualora il testatore intenda devolvere a terzi della quota ” legittima “, i legittimari possono ricorrere al giudice per farsi riconoscere la quota di loro spettanza e poi intraprendere la successione ” necessaria “
Tali quote variano in funzione grado di parentela e dal numero degli stessi legittimi.

 

Per esempio:

 

In una successione testamentaria, se il testatore lascia quali legittimari 2 figli allora il patrimonio sarà così diviso 2/3 ai figli e 1/3 secondo la disposizione testamentaria

In una successione testamentaria, se il testatore lascia quale legittimario il coniuge allora il patrimonio sarà così diviso a metà al coniuge e metà secondo la disposizione testamentaria.

In presenza di coniuge e più figli , la quota  disponibile al testatore è sempre pari ad un terzo,

Inoltre al coniuge rimangono sempre riservati i diritti di abitazione sulla casa di residenza

Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, ascendenti, fratelli o loro discendenti; la successione si apre ai parenti fino al sesto grado.

 

Lo studio offre tutti i servizi che possono essere necessari prima, durante e dopo l’apertura di una successione sia essa legittima o testamentaria.

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